Anche quest’anno gli studenti dell’Università di Padova al Festival “Meraki” di Lione con TOP Teatri Off Padova. 

Gli studenti dell’Università di Padova al Festival “Meraki” di Lione con TOP Teatri Off Padova

Il destino di Edipo sarebbe stato lo stesso se i personaggi si fossero ascoltati e capiti? Non si comprendono a causa delle differenze linguistiche o è l’alienazione di ciascuno di loro ad alzare barriere impercettibili? Nasce da questa riflessione la performance “Grandeur et décadence d’Œdipe le bourgeois”, diretta dal regista Pierantonio Rizzato di TOP-Teatri Off Padova e del Teatro Popolare di Ricerca-CUT e interpretata da tredici giovani del Dipartimento di Studi linguistici e letterari dell’Università degli studi di Padova. Nello specifico, lo spettacolo è il frutto del “Laboratorio di teatro in lingue dell’Europa centrale e del sud-est europeo”, condotto dallo stesso Rizzato.

Nei giorni scorsi gli studenti del laboratorio sono volati in Francia per partecipare al Festival Internazionale dei Teatri universitari di Lione “Meraki”, in occasione del quale sabato 1° giugno hanno portato il loro spettacolo sul palcoscenico del teatro “Le Karbon”. Si tratta della seconda partecipazione consecutiva al festival: lo scorso anno il gruppo guidato da Rizzato,  aveva portato a Lione l’opera “Ribelli e sconfitti”.

Giunto al terzo anno di attività, il laboratorio si propone di valorizzare le lingue e le culture dell’Europa centrale e sud-orientale attraverso il teatro e nasce dalla collaborazione attiva tra Rizzato, i giovani partecipanti e diversi docenti dell’ateneo padovano.

Negli scorsi mesi gli studenti hanno lavorato su una versione rielaborata e tradotta in sei lingue (bielorusso, neogreco, polacco, serbo, romeno e ungherese) di uno degli spettacoli più conosciuti del teatro modernista francese: “La macchina infernale” di Jean Cocteau.

Il testo del regista francese è stato reinterpretato da Rizzato, che ha proposto il personaggio di Edipo come un borghese senza scrupoli in una società incapace di dialogo. La sua storia si sviluppa attraverso interazioni con altri personaggi, anch’essi intrappolati in un contesto mediocre e materiale. Ognuno parla un idioma diverso (Edipo e la Sfinge in romeno, Giocasta in ungherese, Tiresia in greco, Creonte in polacco, ecc.) e le differenze linguistiche diventano uno strumento drammaturgico per l’esplorazione del testo, creando un teatro di suoni e sensazioni. 

Dopo il caloroso apprezzamento ottenuto a Lione, lo spettacolo sarà replicato lunedì 24 giugno alle ore 21 presso il Complesso Beato Pellegrino dell’Università di Padova (via E. Vendramini 13).