Progetto Selfie per le scuole superiori

“Selfie - Teatro e social network”

“Il selfie, termine derivato dalla lingua inglese, è una forma di autoritratto fotografico realizzata principalmente attraverso una fotocamera digitale compatta, uno smartphone, un tablet o una webcam puntati verso sé stessi o verso uno specchio. La funzione tipica è la condivisione dell'immagine sui social network. Proprio questa dimensione social e l'assenza di peculiarità o intenzioni artistiche, distinguono il selfie dal tradizionale autoritratto fotografico.
Nell'ottobre del 2014, il vocabolario Zingarelli ha preso atto dell'ingresso del vocabolo nella lingua italiana”.


“Il concetto d'identità, nella sociologia, nelle scienze etnoantropologiche e nelle altre scienze sociali, riguarda la
concezione che un individuo ha di sé stesso nell'individuale e nella società”.

250 classi

145 scuole

2 formAttori

4500 adolescenti

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Selfie è un laboratorio teatrale rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Padova e Rovigo, nato con l’intento di stimolare nei ragazzi una riflessione sull’uso delle nuove tecnologie e dei social network e sulla dipendenza che talvolta ne può derivare.

Il progetto, ideato e curato dagli attori Gianni Bozza e Loris Contarini della compagnia TOP - Teatri Off Padova, inserito anche quest'anno tra le proposte di “Attivamente" (iniziativa promossa e sostenuta dalla Fondazione Cariparo per arricchire l’offerta formativa nelle scuole di Padova e Rovigo), ha visto negli anni scorsi il coinvolgimento di oltre 250 classi e 145 scuole, per un totale di oltre 4.500 adolescenti tra i 14 e i 18 anni.

Durante gli incontri, con l’aiuto di alcune tecniche ed esercizi teatrali, i ragazzi sono sollecitati a raccontare di sé ai coetanei e poi ad analizzare insieme il modo e le parole da loro scelti per farlo, nonché i messaggi arrivati agli altri partecipanti.

Cosa succede quando però la piazza, anziché essere quella reale, della propria classe o del gruppo di amici, diventa quella virtuale della rete?

È intorno a questo interrogativo che si articolano le ore di confronto e laboratorio, con l’obiettivo di sviluppare nei ragazzi il senso dell’“identità” dell’individuo (se stessi e l’altro), una riflessione sul valore della propria dimensione personale e privata come parte preziosa di sé - e dunque sulla necessità di proteggerla -, cercando di favorire capacità critica e maggior consapevolezza rispetto a cosa significhi consegnare una parte della propria vita, delle proprie emozioni e delle relazioni “reali” alla virtualità incontrollabile della rete.

Al termine del laboratorio, la restituzione del lavoro svolto: ai ragazzi è chiesto sempre di scrivere in forma anonima cosa portino con sé dell’esperienza vissuta e di cosa, invece, si vogliano liberare rispetto al loro rapporto con i social, le nuove tecnologie, gli altri.

Feedback dai docenti

Gentile Signor Bozza,


la ringrazio per il feed back inviatomi a cui voglio aggiungere la grande soddisfazione della mia classe per il progetto e soprattutto per
il vostro modo leggero ma incisivo di condurlo. Sul progetto hanno anche scritto dei testi-articolo, il migliore dei quali verrà pubblicato nel nostro giornalino di istituto.


Vi ringrazio ancora e spero nella continuità della collaborazione.

Caro Gianni,

ringrazio di cuore sia te sia Loris per avermi offerto un'esperienza unica e indimenticabile anche per me che da osservatore ho potuto notare tante 'sfumature' diverse nei miei studenti che probabilmente non avrei mai colto.
Grazie anche per il feedback che mi avete restituito, ne farò sicuramente tesoro e peccato davvero non esser riusciti a farlo anche in 1 C.


Un arrivederci alla prossima occasione.

Carissimi Gianni e Loris,

 ho letto i file di restituzione dei ragazzi che mi avete inviato (e le ho inviate alle colleghe).
Vi racconto che mi sono davvero commossa...Emerge una sensibilità fortissima e un mondo profondo, anche malinconico, che a volte ci sfugge... A volte noi insegnanti torniamo a casa completamente distrutte dalla stanchezza ma non dobbiamo mai dimenticare che è davvero un privilegio state accanto ai nostri ragazzi...

Grazie ancora di cuore e a presto