“Intrecci di donne”. Il laboratorio teatrale di integrazione tutto al femminile si ferma per l’estate e riparte a settembre.

intrecci donne

Si appresta alla consueta pausa estiva “Intrecci di donne”, ampio progetto di integrazione per donne italiane e straniere proposto fin dal 2007 dall’associazione Talea Teatro e realizzato in collaborazione con TOP-Teatri Off Padova. Ideato e condotto da Erica Taffara, attrice e regista, il laboratorio teatrale offre uno spazio protetto dove donne di diverse culture possono confrontarsi, conoscersi, apprendere l’arte dell’attore, della drammaturgia e dello spazio teatrale. Un luogo dove far sentire la propria voce senza censure.

Nei mesi scorsi le partecipanti hanno avuto l’opportunità di sperimentare, come sempre mescolando linguaggi, strumenti e voci. Questa volta la scelta è stata di immergersi nella bellezza della natura, entrando in dialogo con il mondo esterno alla scoperta delle figure femminili legate agli alberi e agli elementi  naturali. Il laboratorio si è infatti trasferito dagli spazi interni del teatro Sanclemente al giardino esterno che lo circonda. Una location suggestiva e, data la sua posizione nel cuore della zona industriale della città, quasi surreale. E ancora, tra le esperienze condivise dalle donne di Intrecci anche camminate in parchi e spazi verdi come il bosco di “Cortocircuito a Monterosso”, ad Abano Terme. Un viaggio pieno di belle scoperte e sorprese che sarà prossimamente restituito a un pubblico più ampio, come ogni anno accade al termine del percorso, in attesa di riprendere le attività il prossimo settembre. 

Nato nel 2007 in collaborazione con il Comune di Padova e in seguito con lo SPRAR di Padova, “Intrecci di Donne” è segnalato nel Portale Integrazione Migranti, area Cultura in partenariato con il MiBACT come un ottimo esempio di realtà attiva che opera nella promozione e nel dialogo fra le culture. Due le principali finalità. La prima è di creare uno spazio mentale e fisico dove le donne hanno la possibilità di incontrarsi, conoscersi, confrontarsi dando forma alla propria cultura nel linguaggio artistico. La seconda è dimostrare come individualità portatrici di bagagli carichi di storia siano l’ingrediente attivo per la creazione di un pensiero collettivo. 

Uno spazio sempre aperto e accogliente, che da settembre 2021 ha superato i propri confini, sfruttando la tecnologia per raggiungere anche donne all’estero tramite la “community Passepartout”, progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando annuale “Cultura Onlife” per la digitalizzazione delle attività e dei servizi culturali.

Per info e iscrizioni al laboratorio scrivere a Erica Taffara, mail  taffara.e@gmail.com