Adolescenti, virtualità e identità. Si conclude la settima edizione del progetto “Selfie – teatro e social network”.

adolescenti social network

Si è conclusa la settima edizione del laboratorio teatrale “Selfie – Teatro e social network” che ha condotto anche quest’anno i nostri Loris Contarini e Gianni Bozza, attori della compagnia TOP-Teatri Off Padova, nelle scuole secondarie delle Province di Padova e Rovigo. Obiettivo del percorso: stimolare nei ragazzi una riflessione sull’uso delle nuove tecnologie e dei social network (e sulla dipendenza che ne deriva), in particolare riguardo all’importanza della tutela della propria dimensione personale. 

Progetto promosso e sostenuto dalla Fondazione Cariparo nell’ambito di “Attivamente 2022-2023” per arricchire l’offerta formativa delle scuole di ogni ordine e grado delle province di Padova e Rovigo, ”Selfie” ha fatto tappa quest’anno a Padova, Monselice, Cittadella, Piazzola sul Brenta, Badia Polesine, Porto Viro, Castelmassa e Adria. Per un totale di 15 scuole, 30 classi e 700 giovani coinvolti.

Si è trattato della prima edizione senza mascherine dallo scoppio dell’epidemia di Covid-19: «Abbiamo colto in questi anni una evidente e accentuata necessità dei giovani partecipanti di raccontarsi – spiegano Contarini e Bozza –. E in questo senso crediamo che il percorso Selfie, proprio perché utilizza modalità e linguaggi nuovi e più “informali”, si sia rivelato ancora più prezioso, aiutando i ragazzi nell’affrontare le difficoltà da loro manifestate nel mantenimento dell’attenzione e nella gestione delle relazioni, facilmente attribuibili proprio al periodo pandemico». 

La strategia di dialogo con i ragazzi è ormai consolidata e si struttura in due incontri per classe. Nel primo gli studenti e le studentesse sono invitati a scrivere una presentazione libera di sé e a rappresentarla, con l’aiuto di alcune tecniche ed esercizi teatrali, davanti ai compagni. Un selfie realizzato senza l’utilizzo dello smartphone, e postato, anziché in una piazza virtuale come la rete, in quella reale composta dai compagni di classe. Insieme si analizzano poi gli effetti del condividere la propria immagine e il racconto di sé. I partecipanti sono quindi guidati in un’analisi del modo e delle parole scelte da ognuno per la propria presentazione, nonché dei messaggi arrivati agli altri. 

Il secondo incontro vede i due attori, in dialogo coi ragazzi sui contenuti emersi dal primo incontro, proporre alla classe alcuni selezionati monologhi teatrali sui temi dell’identità e della relazione con gli altri. 

Al termine del laboratorio, la restituzione del lavoro svolto: agli studenti è chiesto sempre di scrivere, in forma anonima, cosa portano con sé dell’esperienza e di cosa, invece, si vogliono liberare rispetto al loro rapporto con i social, le nuove tecnologie, gli altri. 

È dunque su questo modello che si sono articolate le diverse giornate di confronto e laboratorio di “Selfie”, con l’obiettivo di mettere in relazione i giovani partecipanti con il concetto di identità dell’individuo (se stessi e l’altro), sottolineando la necessità di salvaguardare il valore della propria dimensione personale e privata. E ancora cercando di far crescere capacità critica e maggior consapevolezza rispetto a cosa significhi consegnare una parte della propria vita, delle proprie emozioni e delle relazioni reali alla virtualità incontrollabile della rete.